Luca Delfino, soprannominato il “killer delle fidanzate”, esce dal carcere per scontare altri 6 anni e mezzo in Rems (residenza per le misure di sorveglianza). Ma la destinazione scelta per ospitare  fa discutere: Villa Caterina, sulle alture di Genova Pra', non sarebbe una struttura di massima sicurezza e si teme che l’uomo possa fuggire. 

Delfino, 46 anni, ha scontato i 16 anni e 8 mesi ai quali era stato condannato per l'omicidio di Antonella Multari, pena diminuita per la scelta di aderire al rito abbreviato e per il riconoscimento di un vizio parziale di mente.

A Villa Caterina alloggia in una stanza singola, dove potrà avere una televisione e una Playstation, ma non internet o apparecchi che gli permettano di comunicare con l'esterno.

Nel suo passato giudiziario, oltre alla condanna per l’omicidio Multari, anche l’assoluzione per l'omicidio di un'altra ex, Luciana Biggi, trucidata nei vicoli di Genova nel 2006. E dal carcere avrebbe provato a organizzare anche l'omicidio della sorella gemella di Luciana, Bruna.

Ora, dopo il trasferimento dal carcere di La Spezia a Genova, la paura maggiore di residenti e dei familiari della Multari è che Delfino possa scappare, come è riuscito a fare recentemente un ospite, salvo poi fare ritorno spontaneamente.

In passato fece notizia la fuga di un famoso ultrà del Genoa, Piero Bottino detto lo Squalo, che poche ore dopo la fuga morì in un incidente in moto sulla A26. 

Il direttore sanitario della struttura Paolo Rossi, ha comunque sottolineato come «il livello di attenzione sia massimo». Mentre nei giorni scorsi il suo avvocato Riccardo Lamonaca aveva spiegato che «Delfino non vuole evadere e non è l'uomo ragno. E' ansioso però di uscire dal carcere e intraprendere questo nuovo percorso che per lui sarà anche un percorso di cura».

Di parere opposto Rosa Tripodi, madre di Antonella Multari, uccisa da Delfino con 46 coltellate all'uscita di un centro estetico di via Volta, a Sanremo: «Non fatelo uscire, perché farà ancora del male. La mia paura è che possa scappare da uno di questi istituiti per venirmi a cercare. Ha promesso che me l'avrebbe fatta pagare», ha detto la donna. 

(Unioneonline/l.f.)

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