Sua figlia non tornerà, ma il padre di Michelle Maria Causo non può accettare che vengano dette cose non vere. Ad esempio che sia stata uccisa perché aveva chiesto al suo assassino di restituirle 20 euro per un debito. Era una ragazza, dice in un’intervista al Corriere, sempre pronta ad aiutare gli altri, e lavorava in piscina con i bimbi disabili: quel gruzzoletto le permetteva di avere una certa indipendenza economica anche per realizzare il suo sogno, quello di sposare l’anno prossimo, al compimento della maggiore età, il fidanzato Flavio.

Torna anche a parlare delle frasi dette nelle scorse ore in cui faceva riferimento alla “giustizia della strada”: parole, spiega, dovute al suo grande dolore. 

Intanto il 17enne accusato dell’omicidio è stato interrogato dal gip e il fermo è stato convalidato, il giovane è stato trasferito al carcere minorile. «Mi aveva dato dell'hashish, un paio di canne, e per questo era venuta a casa: voleva 20-30 euro. La discussione è diventata sempre più accesa e io ho poi ho preso il coltello» è stato il suo racconto che conferma la prima versione data agli inquirenti.

Michelle è stata uccisa a Roma, zona Primavalle, con almeno 6 coltellate (ha confermato l’autopsia), chiusa in un sacco e poi lasciata in un carrello della spesa.

(Unioneonline/s.s.)

(ANSA) - ROMA, 02 LUG - "Flavio, il fidanzatino di Michelle, è andato a comprare le fedi. Il loro sogno era sposarsi tra un anno, al compimento della maggiore età. Mi ha detto che si sposeranno lo stesso, mercoledì, il giorno del funerale". Così sul Corriere della Sera il padre di Michelle, la ragazza assassinata a Roma. "Michelle era buona, aiutava tutti, i bambini disabili, gli extracomunitari - aggiunge - Dove c'era qualcuno in difficoltà, là trovavi Michelle. Probabilmente, anche chi l'ha uccisa l'avrà attirata a sé chiedendole aiuto, poi, l'ho già detto, deve aver provato ad abusare di lei e davanti al suo rifiuto l'ha aggredita. Gente così, con i coltelli al posto delle mani. Secondo voi una persona che aiuta gli altri si mette a questionare perché uno le deve 20 euro? E poi lei i soldi li aveva, perché lavorava con i bimbi disabili in piscina e metteva da parte sempre un gruzzoletto: i carabinieri le hanno trovato 150 euro in un cassetto. Io sono due anni che non lavoro e non guadagno, Michelle per rispetto non mi ha mai chiesto un soldo e anzi dava il suo contributo in casa". Rispetto alle sue precedenti dichiarazioni sulla 'giustizia della strada', l'uomo afferma oggi: "Ma quale Bronx. Se uno è un criminale, lo è a Primavalle come ai Parioli. Io non sono razzista, ho detto tante cose solo perché accecato dal dolore: se a quello daranno un anno o dieci di galera per me non cambia più niente. Otterrà la seminfermità mentale? Eh già, che bravo ragazzo vero? Michelle ormai non c'è più". (ANSA).

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