Ha perso il lavoro, causa coronavirus, e non sapeva come dar da mangiare alla moglie e al figlio di nove anni.

Così, in un momento di disperazione, ha perso la testa: "Prendo un'auto e faccio una strage", ha minacciato il 44enne al telefono con un agente della Polizia locale di Milano, che è riuscito a calmarlo e a evitare il peggio.

Il poliziotto dal centralino ha inviato sul posto uno degli equipaggi dell'Unità Problemi del Territorio.

L'uomo al loro arrivo si è tranquillizzato e ha raccontato come stavano le cose. Al mattino era stato licenziato e, poiché l'unico mezzo di sostentamento della famiglia era il suo stipendio, aveva paura per la moglie e il figlio piccolo.

Gli agenti lo hanno convinto a farsi visitare all'Ospedale Fatebenefratelli, mentre la famiglia è stata messa in contatto con i servizi sociali del Comune di Milano e sarà seguita per tutte le necessità di supporto psicologico e materiale.

"Questa operazione ha permesso forse di evitare il peggio, ma sicuramente di prendere contatto con una famiglia in difficoltà che ora sarà anche inserita nel circuito delle spese a domicilio degli hub", ha commentato il vicesindaco e assessore alla Sicurezza del capoluogo lombardo, Anna Scavuzzo.

(Unioneonline/D)
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