Niente da fare per la coppia di "genitori-nonni" di Casale Monferrato (Alessandria): la corte d'Appello di Torino ha respinto il ricorso presentato da Luigi D., 75 anni, e Gabriella C., 63enne, e confermato l'adottabilità della loro figlia, che da anni ormai vive con i genitori adottivi.

La piccola, nata nel 2010 quando la madre aveva 56 anni e il padre 68, era stata allontanata dai genitori dopo una denuncia per presunto abbandono da parte dei vicini di casa, perché era stata lasciata in auto. "Sette minuti nel seggiolino, il tempo di riscaldare il latte", si era giustificato il genitore, che per quella vicenda è stato anche assolto.

Nonostante ciò, tutti i giudici hanno nel tempo confermato l'adottabilità della piccola; fino allo scorso giugno, quando la Cassazione ha rinviato nuovamente la vicenda alla corte d'Appello.

Oggi il nuovo pronunciamento.

"Certamente la sentenza tiene conto dello stato attuale della bimba, che vive con un'altra famiglia, e dell'eventuale trauma dovuto alla separazione, ma prima o poi bisogna spiegarle che i suoi genitori sono altri e perché è stata allontanata da loro", ha commentato il legale dei coniugi, Adriana Boscagli.

"Confidavamo in una Corte più coraggiosa che considerasse i genitori naturali come una coppia assolutamente in grado di prendersi cura della bambina", ha concluso.

Tuttavia la vicenda è ancora lontana dal concludersi: i due hanno fatto nuovamente ricorso in Cassazione.
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