Flavio Farris da una decina d’anni è bloccato a letto per l’evolversi della malattia di cui soffre, la Sla. Dopo l’arrivo della diagnosi, la madre dell’uomo, nato a Nuoro, è morta e il padre si è trasferito in Sardegna. Farris quindi non ha alcuna rete familiare e vive nella sua casa di Finale Emilia (Modena) insieme a tre assistenti che «mi accudiscono, mi curano, mi lavano, mi nutrono, sono come un neonato che ha bisogno di tutto», si legge nella raccolta su Gofundme lanciata dalla sua amministratrice di sostegno con una precisa finalità. Spiega infatti Marina Mercurio: «Continua a ripetermi che preferisce la morte assistita piuttosto che tornare in una Rsa».

Flavio riesce a muovere solo gli occhi ed è con quelli che riesce a comunicare.

«Il mio terrore – prosegue Farris - è quello di non riuscire più a pagare gli assistenti perché purtroppo le mie finanze sono in esaurimento e non ho molto tempo, a breve sarò costretto a mollare tutto perché io in Rsa non ci voglio andare per morire, piuttosto chiederò la morte assistita, soffrirò senza patire ulteriormente, è sufficiente la maledetta Sla».

«Questa bestia – aggiunge l’uomo - mi ha aggredito quando avevo solo 33 anni e subito dopo la diagnosi mia madre morì per una leucemia fulminante e mio padre si trasferì in Sardegna creandosi una nuova famiglia, per lui non esisto più. Per i pochi anni che mi rimangono da vivere, li vorrei trascorrere nel modo più sereno possibile a casa mia con le mie badanti, anche se la Sla non ti lascia un attimo, aiutatemi vi prego e ve ne sarò grato per sempre».

(Unioneonline/s.s.)

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