Dopo quattordici anni di ricerche, appelli, accuse e processi senza risultati, i genitori di Denise Pipitone, Piera Maggio e Pietro Pulizzi, hanno scelto di ricordarla con un'iniziativa speciale in programma per domani, nel giorno del suo 18° compleanno. L'evento "Il regalo di Denise" si terrà domani alla scuola d'infanzia Rodari di Mazara del Vallo, dove era iscritta Denise, per donare i giochi della piccola e una bicicletta ad altri bambini.

L'ennesima prova d'amore per la bambina scomparsa all'età di 4 anni la mattina del 1 settembre 2004 dalla casa di famiglia, dove viene vista per l'ultima volta verso le 11.30 mentre gioca nel garage sotto la supervisione della nonna.

Da lì il buio sulla sua sorte si fa fitto: nessun testimone ha visto né sentito nulla.

La madre Piera Maggio viene avvisata poco dopo e quando arriva a casa si trova davanti una folla di curiosi e le forze dell'ordine già al lavoro, ma le ricerche a tappeto attivate nella zona non danno alcun esito.

Tutta l'Italia è con il fiato sospeso e i media diffondono l'appello della famiglia a chiunque abbia visto o sentito qualcosa che possa aiutare a rintracciare la piccola.

Un filo di speranza si riaccende solo qualche settimana più tardi, il 18 ottobre 2004 quando una guardia giurata di Milano nota un gruppo nomadi con una bambina a capo coperto che somiglia a Denise e registra un video con il proprio cellulare in cui si sente una donna chiamare Danas e la piccola risponderle "dove mi porti?".

La segnalazione viene presa molto sul serio dagli investigatori che seguono il caso, ma non si riesce a intercettare in tempo il gruppo di nomadi indicato dalla guardia giurata.

LE INDAGINI E I PROCESSI - Tra le tante le piste investigative seguite, quella a cui viene dato maggior credito riguarda la sorellastra di Denise Jessica Pulizzi, figlia di una precedente unione di Pietro Pulizzi, padre naturale della piccola: per lei i pm chiedono la condanna a 15 anni per "una serie di indizi chiari, univoci e convergenti inducono a ritenere che Jessica sia stata l'autrice del sequestro. È colpevole senza alcun dubbio. Anche se non può aver agito da sola".

Un corteo a Mazara del Vallo per ricordare Denise (Ansa)
Un corteo a Mazara del Vallo per ricordare Denise (Ansa)
Un corteo a Mazara del Vallo per ricordare Denise (Ansa)
La foto di Denise all'epoca della scomparsa (Ansa)
La foto di Denise all'epoca della scomparsa (Ansa)
La foto di Denise all'epoca della scomparsa (Ansa)
L'appello della madre Piera Maggio (Ansa)
L'appello della madre Piera Maggio (Ansa)
L'appello della madre Piera Maggio (Ansa)
Il frame del video girato dalla guardia giurata di Milano con la bimba che potrebbe essere Denise (Ansa)
Il frame del video girato dalla guardia giurata di Milano con la bimba che potrebbe essere Denise (Ansa)
Il frame del video girato dalla guardia giurata di Milano con la bimba che potrebbe essere Denise (Ansa)
Piera Maggio e l'ex marito Toni Pipitone durante una conferenza stampa (Ansa)
Piera Maggio e l'ex marito Toni Pipitone durante una conferenza stampa (Ansa)
Piera Maggio e l'ex marito Toni Pipitone durante una conferenza stampa (Ansa)
La sorellastra di Denise Jessica Pulizzi durante il processo (Ansa)
La sorellastra di Denise Jessica Pulizzi durante il processo (Ansa)
La sorellastra di Denise Jessica Pulizzi durante il processo (Ansa)
Piera Maggio, mamma di Denise in lotta da 14 anni per scoprire la verità sulla sorte di Denise (Ansa)
Piera Maggio, mamma di Denise in lotta da 14 anni per scoprire la verità sulla sorte di Denise (Ansa)
Piera Maggio, mamma di Denise in lotta da 14 anni per scoprire la verità sulla sorte di Denise (Ansa)

Tra gli indizi importanti c'è soprattutto l'intercettazione in cui Alice, la figlia minore avuta da Pietro Pulizzi dalla prima moglie Anna Corona, pronuncia una frase inquietante: "Quannu eramu 'n casa, a mamma ha ucciso Denise". Una frase choc, che la difesa di Anna Corona e di Jessica farà invalidare, come ogni altra accusa contro la prima famiglia di Pietro Pulizzi.

Il tribunale di Marsala assolverà Jessica nel giugno del 2014 dall'accusa di concorso in sequestro di persona per mancanza di prove, così come la corte d'Appello e la Cassazione.

Qualche mese fa, però, si accende una nuova speranza con il ritrovamento di un'impronta sul vetro di un'auto di un uomo sospettato in passato, ma i risultati scientifici non portano a nessuno sviluppo investigativo. La famiglia continua comunque a lottare e tramite il proprio legale sta rianalizzando il fascicolo sulla scomparsa di Denise, ripercorrendo le testimonianze del processo a Jessica Pulizzi.

UN RAPIMENTO LAMPO E 14 ANNI DI STRAZIANTE ATTESA - "Non avremo mai pace finché non ci sarà giustizia e verità, tanto meno l' avranno i responsabili - hanno scritto di recente nel loro blog i genitori Piera Maggio e Pietro Pulizzi - Rimaniamo in attesa, impantanati dentro delle verità nascoste, dietro l'omertà e la codardia di alcuni. A tutti coloro che sono stati coinvolti nel nostro caso, in ogni senso, poniamo una domanda: se fosse stata vostra figlia a ricevere tanto male, vi sareste rassegnati davanti a tanta immane crudeltà e ingiustizia?".

(Unioneonline/b.m.)
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