Associazione a delinquere, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e riciclaggio. 

Sono le accuse di cui devono rispondere a vario titolo 22 persone arrestate tra Italia e Germania come risultato di un'operazione della Guardia di finanza di Aosta su una presunta maxitruffa nel settore energetico che generava il rincaro delle bollette.

I fatti risalgono al periodo 2016-2020. L'inchiesta, denominata “Carta Bianca” e condotta assieme alle autorità tedesche, è stata avviata nel luglio del 2019.

La presunta truffa si è sviluppata intorno al meccanismo dei cosiddetti "certificati bianchi" (o Tee, Titoli di Efficienza Energetica): le aziende distributrici di energia elettrica e gas con più di 50.000 clienti finali hanno l’obbligo di conseguire annualmente determinati obiettivi di risparmio energetico o realizzando progetti di efficienza energetica che diano diritto ai "certificati bianchi", oppure acquistando i certificati stessi da altri operatori del settore, le cosiddette Energy Service Company (E.S.Co.). 

L'indagine è iniziata a Saint Christophe (Aosta), dove è stata scoperta la prima delle otto E.S.Co. fantasma: priva di struttura operativa e amministrata da un prestanome, la società è riuscita ad ottenere indebitamente circa 27.000 "certificati bianchi", rivenduti a un controvalore di poco superiore a 8 milioni di euro. In questa fase è emerso il coinvolgimento di alcune società tedesche. Gli accertamenti hanno consentito di risalire all'esistenza di un sodalizio criminale che, da un anonimo ufficio di Torino, gestiva, oltre a quella valdostana, altre sette E.S.Co. nelle province di Milano, Torino, Varese, Asti, Vercelli e Biella, "vere e proprie scatole vuote utilizzate al solo scopo di ottenere e scambiare certificati bianchi". Dei proventi illeciti, ammontanti a oltre 27 milioni di euro, 14 milioni sono stati riciclati in vari Paesi rientrando in Italia in contanti per poi essere reinvestiti in strumenti finanziari, criptovalute e immobili di lusso tra cui due ville ad Ischia e Ventotene.

(Unioneonline/D)

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