Ottanta ore a settimana in cucina per 200 euro al massimo al mese.

Lo racconta lo chef Yuri Zaupa, 23 anni, di Cornedo Vicentino, in un lungo post sfogo su Facebook. Per il suo lavoro da gennaio a giugno 2022 nel primo locale costruito nel nord Italia interamente con container riciclati è stato pagato 100-200 euro al mese. Quando ha chiesto di essere messo in regola, il titolare gli avrebbe risposto che "i giovani vanno sfruttati".

"Nel mese di settembre 2021 comincio la mia nuova esperienza in un locale di recente concezione a Cornedo Vicentino. Propongo la mia cucina, con il mio punto di vista sulla cucina Veneta, o più in generale, Mediterranea – spiega -. Il mio unico requisito? Essere in regola e avere un contratto che mi permetta di vivere serenamente, per il resto a me basta cucinare”.

“Per i primi 4 mesi decido di accettare un contratto ridicolo: – continua – 16 ore part-time, nonostante il mio monte ore settimanale si aggirasse intorno alle 80. Stringo i denti: dopotutto ho cominciato la gavetta all'età di 14 anni. Mi faccio prendere dalla novità, il posto mi piace e acconsento, ancora una volta, alle condizioni del titolare: mantenere basse le spese per il personale per i primi 4 mesi e poi alzare le retribuzioni e pensare di offrirmi un contratto a tempo indeterminato. Naturalmente non è andata così: da gennaio a giugno 2022 vengo pagato 100-200€ al mese, su mia richiesta ovviamente, poveraccio, ‘mica ti spetta la busta paga di diritto’".

Alla fine “la stessa passione che mi ha accecato per 6 mesi senza una busta paga mi ha portato a cercare lavoro altrove. Immaginate la faccia del titolare quando ho comunicato la mia partenza: tradito, preso per i fondelli, i giovani sono inaffidabili. Queste sono le parole da lui usate. Il suo problema era non avere più nessun pilastro su cui far affidamento per pagare i propri debiti”.

Il titolare si sarebbe espresso in modo inequivocabile: "I giovani vanno sfruttati, non ho mai preso più di 1.200 euro al mese - conclude Yuri riferendo il dialogo - quindi non li prenderai nemmeno te, poco importano le tue capacità".

In conclusione una stoccata ad Alessandro Borghese che aveva lamentato la poca voglia di sacrificio delle nuove promesse dell'alta cucina. "Borghese ci ha visto lungo: i giovani non hanno voglia di lavorare - chiosa con sarcasmo Yuri - e, dopo questa esperienza, io sicuramente ne ho persa un po'".

(Unioneonline/D)

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