Salgono ancora i contagi Covid tra i giovanissimi in età scolare ma diminuiscono le ospedalizzazioni.
Lo rileva l'Istituto superiore di Sanità nell’ultimo monitoraggio: sul fronte dei dati, nell'ultima settimana salgono al 24% i contagi in età scolare rispetto al 20% del rilevamento precedente e la riapertura delle scuole con una maggiore attività di screening, nota l'Iss nel focus sulla fascia di età sotto i 19 anni, potrebbe essere il motivo di questa crescita. Inoltre, spiega l'Iss, nell'ultima settimana il 13% dei casi in età scolare è stato diagnosticato nei bambini sotto i 5 anni, il 38% nella fascia d'età 5-11 anni, il 48% nella fascia 12-19 anni.

Rallenta la crescita del tasso di incidenza nelle fasce 12-15 e 16-19 anni, mentre risultano in aumento i casi diagnosticati per 100.000 abitanti nella fascia 5-11 anni e nei bambini sotto i 5 anni. La fascia con incremento maggiore sul fronte dell'incidenza è stata quella 10-19 anni. Si guarda però a una "rilevabile diminuzione del tasso di ospedalizzazione in tutte le fasce di età 0-19 anni". In totale, dall'inizio dell'epidemia al 12 gennaio 2022 sono stati diagnosticati 1.698.273 casi nella popolazione 0-19 anni, di cui 11.573 ospedalizzazioni, 291 ricoveri in terapia intensiva e 38 deceduti.

LE CONSEGUENZE – Chi sul campo si occupa delle conseguenze sulla salute psicologica dei ragazzi traccia un primo bilancio del long-Covid nei ragazzi evidenziando un aumento di ansia e fobie da lockdown e da didattica a distanza.

"Le nuove condizioni di vita delle famiglie e la didattica a distanza hanno avuto un impatto nei minori e lo vediamo dall'emergere di disagi emotivi, difficoltà nella costruzione dell'immagine di sé e, ovviamente, nella relazione con i pari", affermano Mirko Cristofori e Sabina Baratelli, rispettivamente psicoterapeuta e coordinatore del servizio e neuropsichiatra infantile del poliambulatorio del centro S.Ambrogio Fatebenefratelli di Cernusco sul Naviglio, dov'è attivo il servizio Zero-17 rivolto ai minori post Covid, gestito in sinergia con il Pronto soccorso pediatrico dell'Ospedale di Erba: "Dalle prime visite, cogliamo segnali di una difficoltà nella regolazione emotiva con possibili manifestazioni d'ansia acuta, fobie, ritiro, disturbi del sonno o dell'alimentazione".

(Unioneonline/D)

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