Salgono a otto - nove secondo alcune fonti - le persone indagate per omicidio volontario nell'ambito delle indagini sulla morte del tifoso del Varese Daniele Belardinelli, investito il giorno di Santo Stefano durante gli scontri che hanno preceduto Inter-Napoli.

Sono cinque tifosi azzurri, tra cui un minorenne, che erano a bordo della Volvo V40 sequestrata dalla magistratura, a cui si aggiungono altri tre o quattro ragazzi che viaggiavano su una seconda auto ritenuta coinvolta nell'incidente.

Anche questa seconda macchina è stata sequestrata e verrà analizzata nelle prossime ore dalla polizia scientifica. E non è escluso che il numero degli indagati possa salire ancora.

Al centro dell'inchiesta, c'è proprio la Volvo V40 nera presa in leasing da un 60enne napoletano che, secondo gli investigatori, ha travolto l'ex capo ultrà del Varese durante i tafferugli fuori da San Siro.

È stato il genitore a dichiarare alla polizia che era stato il figlio a usare il mezzo per andare a Milano con un altri quattro amici. Il 25enne è stato subito iscritto nel registro degli indagati dai pm Michela Borghieri e Rosaria Stagnaro e dall'aggiunto Letizia Mannella.

L'ipotesi iniziale dei magistrati è che ci fosse lui alla guida quando "Dede" Belardinelli è stato travolto ma gli interrogatori degli altri passeggeri, sentiti dagli inquirenti milanesi per tutto il giorno in Questura a Napoli, hanno tracciato altri possibili scenari.

Nel frattempo, è tornato a casa sua Luca Da Ros, il tifoso 21enne dell'Inter arrestato dopo i tafferugli.

Ieri il ragazzo ha parlato con i pm e li ha aiutati a ricostruire l'accaduto

Tra i partecipanti al blitz, secondo il giovane, c'era anche Nino Ciccarelli, capo dei "Viking", una delle storiche tifoserie della curva Nord interista.

(Unioneonline/M)
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