Inserire il principio di insularità nella Costituzione: se n'è parlato oggi alla Camera dei Deputati a Roma grazie all'iniziativa di Pietro Pittalis e Romina Mura, con il coordinamento di Michele Cossa.

"In Italia - spiegano gli organizzatori - ci sono due grandi Isole, la Sicilia e la Sardegna, la seconda delle quali sconta anche significative sofferenze per la propria condizione di perifericità, una condizione che riguarda anche le isole minori italiane, sparse nel mare tra il Veneto, la Liguria, la Toscana, la Campania e la Puglia".

I trasporti delle persone e delle merci, "la qualità delle infrastrutture, il dinamismo del mercato del lavoro e dell'accesso al credito sono spesso assai differenti in un'Isola. Ma anche il costo dell'energia, della sanità, dell'istruzione, dell'alta formazione spesso presentano conti assai più alti agli isolani, che non vogliono più sentirsi isolati dal resto dell'Italia".

Questi svantaggi riguardano però l'intera comunità nazionale.

Pittalis, nell'incontro di oggi, ha sottolineato "la necessità di una diversa applicazione delle norme sugli aiuti di stato nei confronti delle isole", mentre Mura ha ricordato come "per la prima volta tante battaglie sporadiche, come quelle per la continuità territoriale, per il costo dell'energia, per le infrastrutture, trovino nell'insularità un denominatore comune e unificante, oltre che politicamente trasversale. Una 'questione nazionale' che chiama a raccolta le isole italiane maggiori e minori, per fare fronte comune per il raggiungimento dell'obiettivo. È stata scelta la strada dell'iniziativa popolare perché è l'unica che consente di portare l'argomento anche al di fuori dei palazzi delle istituzioni, dando protagonismo ai cittadini e chiedendo il loro consapevole impegno su una battaglia così importante".

Ai lavori ha preso parte anche il segretario del Psd'az Cristian Solinas, che ha chiarito come il suo partito non possa non sostenere la battaglia per il riconoscimento dell'insularità. "È essenziale però che Stato e Unione europea rimuovano gli ostacoli che vanificherebbero nei fatti il principio di insularità anche quando questo sarà conseguito, a partire dal sistema dei trasporti e della continuità territoriale, condizionati da un approccio burocratico da parte dell'Unione europea", ha detto.

Per la sottoscrizione della proposta di legge di iniziativa popolare "servono almeno cinquantamila firme in tutta Italia - ha precisato Giannina Usai, segretario generale dell'Associazione delle isole minori italiane - ma noi contiamo di ottenerne molte di più. Un'isola di tremila abitanti ha raccolto e certificato ben 600 firme, facendo i banchetti anche tra i bagnanti".

Il comitato per l'insularità è presente da diverse settimane in varie città con i propri gazebo grazie anche all'impegno della Federazione delle associazioni sarde in Italia.

(Unioneonline/s.s.)

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