Un uomo di 30 anni è stato fermato oggi dalla Squadra mobile di Milano con l’accusa di violenza sessuale.

Secondo gli investigatori la mattina del 9 agosto ha stuprato a Milano una dipendente dell’ospedale San Raffaele, un’infermiera di 20 anni che si stava racando al lavoro.

Titolari dell’inchiesta l’aggiunto milanese Letizia Mannella e il pm Rosaria Stagnaro.

La violenza nei confronti della ragazza è avvenuta in strada, alle 6.30 del mattino, in zona Cascina Gobba, non lontano dall’ospedale.

Il trentenne fermato è un uomo di origine nordafricana senza permesso di soggiorno e senza precedenti penali.

La mattina del 9 agosto alle 6.30 del mattino ha visto passare per strada la giovane infermiera che stava andando a piedi in ospedale e l’ha aggredita. L’ha trascinata in una zona non visibile e chiusa al lato della strada e l’ha violentata.

Nel giro di pochi giorni si è arrivati al fermo. Gli investigatori della Squadra Mobile hanno analizzato tutte le telecamere di sorveglianza della zona, frame dopo frame, incrociando i dati con i tabulati telefonici.

Decisivo per incastrare il trentenne è stato il riscontro ottenuto con le analisi del Dna, che hanno fornito un “match” tra quello dell’aggressore e quello che era stato rintracciato sulla vittima.

(Unioneonline/L)

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