"Brava, competente, molto esperta e amante dei bambini".

Stridono con l'inquietante vicenda emersa a Verona le dichiarazioni rilasciate alla stampa locale dai colleghi dell'infermiera arrestata per aver somministrato morfina senza prescrizione a un neonato causandogli un'overdose.

L'equipe medica dell'ospedale Borgo Roma è ancora incredula e descrive la donna, madre di tre figli, come "una delle più brave del reparto".

Ma, in base alle ricostruzioni, avrebbe agito volontariamente, dando la morfina al piccolo "per tranquillizzarlo" perché troppo "agitato".

Poi, raccontano testimoni, quando il piccolo ha avuto l'arresto respiratorio, l'infermiera è riapparsa sulla scena, chiedendo che gli venisse somministrato un farmaco contro gli oppiacei.

Sempre stando alle testimonanze, in precedenza si era lamentata con le altre infermiere definendo il neonato "rognoso".

Il sospetto è che non si sia trattato di un caso isolato, circostanza oggetto di ulteriori indagini da parte degli inquirenti.

Il bambino è stato assistito dal personale sanitario e si è ripreso.

Adesso risulta fuori pericolo e in buone condizioni di salute.

(Redazione Online/P)

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