Inchiesta Eternit bis: Schmidheiny rinviato a giudizio
L'imprenditore svizzero è accusato di omicidio volontario per la morte di 392 personePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L'imprenditore svizzero Stephan Schmidheiny è stato rinviato a giudizio nell'ambito dell'inchiesta Eternit bis.
Il processo si aprirà in Corte d'Assise a Novara il 27 novembre. Schmidheiny sarà chiamato a rispondere di omicidio volontario in relazione alla morte di 392 persone provocata - secondo l'accusa - dall'amianto lavorato nello stabilimento di Casale Monferrato, in provincia di Alessandria, della multinazionale.
A disporre il rinvio è stato il gup Fabrizio Filice.
Il manager un mese fa aveva detto alla stampa locale di essere un perseguitato: "Provo compassione per l'Italia e per tutte le persone buone che sono costrette a vivere in quel Paese fallito. Non andrò in prigione".
La richiesta di rinvio a giudizio era stata presentata dal pm Francesco Alvino e Roberta Brera e dal pm piemontese Gianfranco Colace, che si era occupato del caso Eternit insieme all'allora procuratore aggiunto (ora in pensione) Raffaele Guariniello.
I magistrati sostengono che il magnate fosse consapevole dei rischi corsi da lavoratori e residenti.
(Unioneonline/M).