Carabinieri in azione in tutta Italia per individuare i responsabili degli incendi dolosi o colposi che hanno devastato in questi giorni varie zone.

Ad Agnone, in provincia di Isernia, è stato arrestato in flagranza un 52enne che aveva appiccato le fiamme in un’area boschiva, provocando un rogo che si era propagato per circa 1 ettaro. Le fiamme avevano lambito anche alcune abitazioni. L’uomo aveva tentato invano di fuggire ma è stato trovato dai militari con tracce di fuliggine e in possesso di due accendini. Già in passato era stato arrestato per aver incendiato 30 ettari di bosco, nella stessa area.

A Troina (Enna) i Carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato due piromani che hanno appiccato le fiamme sui Monti Nebrodi. La zona, ricadente in area boschiva protetta facente parte di un parco naturale, era stata presa di mira da un 80enne originario di Cesarò gravato da precedenti e un 25enne albanese, entrambi allevatori. I militari, che stavano pattugliando la statale 120 che unisce le province di Enna e di Messina, li hanno visti mentre appiccavano alcuni punti di fuoco. Inutile il tentativo di fuga: sono stati trovati in possesso di alcuni inneschi, costituiti da piccole taniche contenenti carburante e vari accendini.

Ad Asciano, in provincia di Siena, individuato e denunciato per incendio colposo il responsabile del rogo divampato nel paese nei giorni scorsi. L’uomo era al lavoro in un cantiere edile per la ristrutturazione di un podere quando ha bruciato residui derivanti dalla propria attività “con imperizia e negligenza”. Ne è scaturito un gravissimo incendio, che ha divorato 133 ettari, tra terreni incolti, pascoli, colture agrarie e bosco e minacciato case e strutture ricettive.

A Casarza Ligure, nel Genovese, è stato denunciato un pensionato 81enne che, per il malfunzionamento di una stufa a legna, aveva innescato un incendio propagatosi per circa 6 ettari di bosco. Anche in quel caso si era trattato di un incidente, l’uomo deve rispondere del reato di incendio boschivo colposo.

Accusato di incendio boschivo colposo anche un 64enne, imprenditore agricolo, a Ortona, Chieti: l’uomo è stato individuato come responsabile dell’innesco di un grave incendio registrato in zona, scatenatosi mentre bruciava gli sfalci del proprio oliveto. L’incendio si era propagato per circa 30 ettari, danneggiando il cimitero canadese del secondo conflitto mondiale, una porzione della Riserva Naturale dell’Acquabella e due ripetitori.  

(Unioneonline/D)

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