I familiari di Ilaria Alpi sono pronti, tramite i loro legali, a opporsi alla richiesta di archiviazione arrivata dalla procura di Roma sull'inchiesta legata alla morte della giornalista del Tg3 e dell'operatore Miran Hrovatin avvenuta a Mogadiscio, in Somalia.

Il fatto risale al 20 marzo 1994.

Lo ha reso noto Domenico D'Amati, legale della madre di Ilaria Alpi, Luciana.

Secondo quanto dichiarato dall'avvocato "non è vero che non ci sono i moventi e le prove dei depistaggi, ce ne sono in abbondanza, non si vogliono leggere".

In riferimento al caso, i magistrati della procura della Capitale avevano invece affermato che non era stato possibile risalire al movente e agli autori dei due omicidi e che non ci fossero prove in grado di dimostrare i presunti depistaggi sulle indagini.

HASSAN CHIEDE UN RISARCIMENTO MILIONARIO - Intanto i legali di Hashi Omar Hassan - il cittadino somalo che ha scontato 17 anni di carcere perché accusato dell'omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin prima di essere scagionato da tutte le accuse nell'ottobre scorso - hanno annunciato di aver chiesto un maxi-risarcimento da 12 milioni di euro per l'errore giudiziario subito dal loro assistito.

La somma è stata calcolata considerando l'ingiusta detenzione e i danni morali, biologici e materiali subiti da Hassan.

Gli avvocati Antonio Moriconi e Duale Douglas hanno già presentato l'istanza alla Corte di Appello di Perugia.

(Redazione Online/F)

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