"Ucciso da tre caporali durante un efferato atto di nonnismo".

E' la convinzione della Procura miitare di Roma, che ha ufficialmente chiuso le indagini su Emanuele Scieri, il giovane allievo paracadutista della Folgore, originario di Siracusa, morto il 13 agosto 1999 nella caserma Gamerra di Pisa.

Tre gli ufficiali indagati, che rischiano ora il processo con l'accusa di "violenza ad inferiore mediante omicidio pluriaggravato, in concorso".

Secondo quanto ricostruito dai pm, Scieri venne sorpreso al telefono dai tre caporali, che dopo averlo picchiato lo costrinsero a salire su una torre, da cui poi lo fecero cadere, lasciandolo infine a terra agonizzante.

"Sono anni che aspettiamo questi momenti. E' una notizia che ci rincuora e ci da fiducia nella giustizia", ha dichiarato la madre della vittima, Isabella Guarino.

"Si può partire da questo punto, ma siamo solo all'inizio. Ci auguriamo adesso che chi sta procedendo lo faccia con la stessa determinazione fino alla fine", ha concluso la mamma di Scieri.

(Unioneonline/l.f.)
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