Papa Francesco oggi in visita per la quarta volta ad Assisi.

Stavolta è un momento particolarmente importante per il suo pontificato: ha firmato la sua terza enciclica, la "Fratelli tutti", tra le rarissime mai firmate fuori da Roma e dal Vaticano. I temi principali sono la fraternità e l'amicizia sociale soprattutto dopo la pandemia di Covid.

Stamattina il Pontefice è giunto al monastero delle suore Clarisse di Spello, nel Perugino, per una visita privata. Poi la partenza per Assisi: alle 15 la messa nella cripta della Basilica di San Francesco, alla presenza di pochi frati, e al termine la firma dell'enciclica che sarà diffusa domani nella festa del "poverello di Assisi". Quindi il rientro in Vaticano.

L'ENCICLICA - Centrale nell'attesa enciclica - appunto la terza dopo "Lumen fidei" del 2013 e "Laudato si'" del 2015 - il valore dell'amicizia e la fratellanza con le altre religioni, a partire dal Documento firmato dal Papa il 4 febbraio 2019 ad Abu Dhabi insieme al grande imam di Al-Azhar.

"Alla vigilia della firma della terza enciclica di Papa Francesco, ci rendiamo conto che per riparare, ricucire, abbiamo bisogno della fraternità e superare la contrapposizione amico-nemico, bianco-nero - ha detto il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin -. Il nostro tempo liquido e triste, colpito dalla pandemia può sembrare un tempo per realisti, per costruttori di muri, eppure è proprio in questo nostro tempo che Francesco ha scelto il vocativo 'Fratelli tutti'. E del resto anche il mondo di San Francesco non era pacifico, era un groviglio di conflitti pieno di mura e di torrette difensive. Proprio in questo contesto emerse l'audacia di uno sparuto gruppo che volle predicare la pace".

Ricollegandosi ai francescani, "il Papa - ha aggiunto - ci invita a scoprire l'altro come fratello e la sua enciclica rimarrà nella storia non solo perché sarà la prima firmata fuori Roma ma soprattutto come bussola per l'uomo smarrito".

(Unioneonline/D)
© Riproduzione riservata