"Torna al tuo Paese".

Sarebbe questa la frase pronunciata da una donna italiana in fila in un ufficio pubblico a Torino all'indirizzo di un uomo il cui cellulare è iniziato a suonare riproducendo una preghiera in arabo.

"Questa suoneria è illegale", avrebbe detto ancora la donna.

A denunciare l'episodio Laura Pompeo, assessore del comune di Moncaieri, alle porte del capoluogo piemontese, lo stesso paese dove l'atleta della Nazionale italiana Daisy Osakue è stata ferita all'occhio dal lancio di uova da un'auto in corsa.

"Molti gli stranieri (solo gli stranieri) di diversa provenienza, che intervengono a sua difesa, irritati e spaventati dalle parole razziste e intolleranti, dal tono violento della donna. Provo a spiegarle che l'uomo non è andato contro nessuna legge, come lei invece sostiene, chiusa nella sua gabbia di presunzione e ignoranza", si legge nel post dell'esponente della Giunta comunale.

"Se sai che avrai solo e sempre posti in fondo e in piedi perdi fiducia nel sistema e nel prossimo. Se aggiungi a questo, il fatto che - anche a livello istituzionale, sono stati sdoganati parole e comportamenti terribili e inumani…è davvero la barbarie", conclude Pompeo.

(Unioneonline/F)

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