Un nuovo ristorante tre stelle - il St. Hubertus di Norbert Niederkofler a San Cassiano in Val Badia, a Bolzano - tre nuovi due stelle, 22 nuove stelle e una "bocciatura" eccellente: il ristorante "Cracco" del notissimo chef Carlo Cracco, a Milano, che passa da due a una stella.

Questo il bilancio della 63esima edizione della Guida Michelin Italia presentata oggi.

Le altre "tre stelle" si confermano Piazza Duomo ad Alba, Da Vittorio a Brusaporto, Dal Pescatore a Canneto Sull'Oglio, Reale a Castel di Sangro, Enoteca Pinchiorri a Firenze, Osteria Francescana a Modena, La Pergola a Roma, Le Calandre a Rubano.

In Sardegna Roberto Petza con il suo "S'Apposentu" di Siddi ha avuto una stella per il sesto anno consecutivo. Felice conferma anche per Stefano Deidda, chef dello storico "Il Corsaro" di Cagliari, entrato tra le Stelle Michelin nel 2016. Nessun ristorante ha raggiunto due o tre stelle nell'Isola.

Cracco, raggiunto dai microfoni di Repubblica, ha preso il declassamento con filosofia: "Il mio staff ed io siamo tranquilli. In caso di cambi importanti, lasciare o sospendere le stelle è a discrezione della guida. Noi stiamo lavorando tantissimo ai nuovi progetti e non vediamo l'ora di accogliere i clienti nella nuova sede milanese in Galleria a gennaio".

Il totale dei ristoranti stellati in Italia è di 356. La Lombardia è la regione che registra il numero maggiore di novità, 7, e di ristoranti, 63. Medaglia d'argento per la Campania, 41 ristoranti. Terza posizione per il Piemonte, 40 ristoranti.

(Redazione Online/v.l.)
© Riproduzione riservata