Gratteri: «Servono 4 carceri per il 41 bis. A Cagliari c’è, ma non apre»
La proposta del procuratore capo di Napoli contro il sovraffollamento nei penitenziariPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Oggi ci sono 730 detenuti al regime del 41 bis in undici diverse carceri. Per quanto mi riguarda, ci sono in pratica undici interpretazioni diverse del 41 bis, dove capita che un detenuto può stare meglio o peggio».
Il parere è di Nicola Gratteri, procuratore capo presso il tribunale di Napoli, intervenuto in commissione parlamentare antimafia, che già in passato aveva sollecitato Ministero della Giustizia e Parlamento a intervenire.
«Da vent'anni - ha aggiunto - propongo di realizzare quattro strutture dedicate al 41 bis. Oggi ce ne è una sola in Sardegna. Un'altra a Cagliari che non si apre (si tratta della sezione ad hoc realizzata nel carcere di Uta e mai aperta, ndr). Basterebbero altre tre carceri da 5.000 posti l'uno e non parleremmo più di sovraffollamento. Oggi, in base alla norma, siamo di fronte ad un adattamento: un detenuto sta di fronte ad un altro detenuto».
«La socializzazione del 41 bis – ha aggiunto Gratteri – si dovrebbe fare per un'ora per quattro detenuti provenienti da altre parti. Per giunta, il 41 bis diventa un privilegio, sei da solo, non hai disturbo. Il 41 bis è più uno slogan. Era nato per impedire ai capimafia di spedire messaggi di morte. Io sarei molto più rigoroso ma deve funzionare l'alta sicurezza».
(Unioneonline)