Una vera e propria giornata dei record. Di guariti, nel calo dei malati, e anche di tamponi.

Con il capo della Protezione civile Angelo Borrelli che saluta definitivamente i giornalisti: "Siamo entrati in un'altra fase dell'emergenza come potete vedere dai numeri. Continueremo a fornire i dati quotidianamente ma questa conferenza stampa, anche nella sua versione bisettimanale, finisce oggi".

I numeri forniti dalla Protezione civile. Gli attualmente malati di Covid-19 sono 101.551, ben 3.106 in meno rispetto a quelli di ieri.

Si conferma anche l'alleggerimento delle strutture ospedaliere: sono 1.694 le persone in terapia intensiva, 101 in meno di ieri, 18.149 i ricoverati con sintomi (-1.061), 81.708 i malati in isolamento domiciliare (-1.944).

Il totale dei contagi sale a 205.463, "solo" 1.872 quelli registrati nelle ultime 24 ore.

Record di guariti dall'inizio dell'emergenza, dicevamo: ben 4.693, per un totale di 75.945 dall'inizio dell'epidemia. Gran parte dei guariti odierni, ben 2.999, arriva dall'Emilia Romagna.

Sale a 27.967 invece il numero delle vittime, con un incremento di 285 unità rispetto a ieri.

Quasi 2 milioni di tamponi effettuati dall'inizio dell'epidemia, 1.979.217 per la precisione. Quelli odierni sono 68.456, il numero più alto da quanto è iniziata l'emergenza.

La tabella del ministero della Salute
La tabella del ministero della Salute
La tabella del ministero della Salute

REGIONE PER REGIONE - Sono 36.211 gli attualmente positivi in Lombardia (89 in più rispetto a ieri), 9.563 in Emilia-Romagna (-2.299), 15.493 in Piemonte (-28), 8.147 in Veneto (-222), 5.584 in Toscana (-79), 3.551 in Liguria (-25), 3.210 nelle Marche (-137), 4.468 nel Lazio (-67), 2.773 in Campania (-9), 1.370 nella Provincia di Trento (-93), 2.949 in Puglia (+22), 1.170 in Friuli Venezia Giulia (-57), 2.157 in Sicilia (+12), 1.915 in Abruzzo (-61), 802 nella provincia di Bolzano (-43), 233 in Umbria (-28), 744 in Sardegna (-17), 740 in Calabria (-13), 89 in Valle d'Aosta (-46), 192 in Basilicata (-2), 190 in Molise (-3).

Quanto alle vittime, se ne registrano 13.772 in Lombardia (+93), 3.551 in Emilia-Romagna (+39), 3.066 in Piemonte (+63), 1.459 in Veneto (+22), 842 in Toscana (+15), 1.167 in Liguria (+15), 906 nelle Marche (+7), 441 nel Lazio (+10), 359 in Campania (+0), 418 nella provincia di Trento (+2), 415 in Puglia (+5), 289 in Friuli Venezia Giulia (+4), 235 in Sicilia (+3), 320 in Abruzzo (+5), 275 nella provincia di Bolzano (+1), 67 in Umbria (+1), 116 in Sardegna (+0), 86 in Calabria (+0), 137 in Valle d'Aosta (+0), 25 in Basilicata (+0), 21 in Molise (+0).

Ben sei le regioni in cui non si registrano decessi, sette quelle in cui sono stati riscontrati meno di dieci nuovi casi.

MORTI DIMEZZATI, GUARITI RADDOPPIATI - "Con le misure che abbiamo adottato in senso restrittivo, negli ultimi 15 giorni di lockdown abbiamo dimezzato i deceduti e raddoppiato i guariti. Si sono dimezzate anche le persone ricoverate e se guardiamo a un mese fa i numeri sono superiori. La tendenza mensile è che stiamo andando nelle direzione giusta". Lo ha detto Luca Richeldi, primario di Pneumologia della Fondazione Policlinico Gemelli Irccs di Roma e componente del Comitato tecnico-scientifico sul coronavirus, durante la sottolineando che "i dati di oggi sono molto confortanti". E ponendo l'accento sul numero di casi positivi rispetto ai tamponi, "sotto al 3%", soglia considerata "cruciale perché vuol dire che i tamponi sono sufficienti e il numero dei positivi è contenuto".

"Siamo pronti - continua Richeldi - alla sfida che ci attende nelle prossime settimane e nei prossimi mesi".

(Unioneonline/L)
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