Con il tagliando di metà maggio si procederà a ulteriori aperture.

Lo ha confermato il ministro degli Affari Regionali Mariastella Gelmini, ribadendo però che le riaperture devono comunque avvenire "progressivamente e in sicurezza".

"Alcune attività sono state penalizzate" e per questo, ha detto, "confidiamo che a metà maggio ci sia un check sui dati dei contagi e sulle vaccinazioni e si possa procedere a ulteriori riaperture".

Il governo, "appena sarà possibile - ha aggiunto - non perderà tempo e darà risposte anche ai settori" ancora chiusi e che non hanno una data per la ripartenza. 

L’esponente del governo Draghi ha spiegato che un italiano su 4 ha ricevuto la prima dose di vaccino, sottolineando che "in poche settimane avremo messo in sicurezza tutti gli over 80, buona parte degli over 70 e i fragili e dunque potremo passare alla campagna di massa".

Secondo il ministro, inoltre, nel giro di "poche settimane" sia il numero dei ricoverati nei reparti ordinari e in terapia intensiva, sia il numero delle vittime "avrà un drastico ridimensionamento".

Gelmini ha poi parlato dei brevetti per i vaccini: "Il fatto che l'amministrazione Usa, con il presidente Biden, abbia annunciato di essere favorevole a rimuovere le protezioni dei brevetti per i vaccini contro il Covid è un segnale importante da cogliere anche a livello europeo. Ciò naturalmente è il segno dell'eccezionalità della situazione e della consapevolezza che c'è nei Paesi più avanzati che, per superare la pandemia, i vaccini sono ancora l'unica strada, e che questa deve essere percorribile anche per le popolazioni più povere del pianeta".

"Noi siamo favorevoli a tutto ciò che può agevolare e accelerare la produzione e la distribuzione dei vaccini. Naturalmente questo non può costituire un precedente”, ha concluso. 

(Unioneonline/F)

© Riproduzione riservata