Quattro persone sono state arrestate dai carabinieri per il maxi furto da 800mila euro messo a segno lo scorso ottobre nel cuore di Roma, in una gioielleria di via Bocca di Leone. Altri 4 indagati sono sottoposti all’obbligo di presentazione in caserma.

In manette i tre autori materiali del furto e una donna che avrebbe stipulato polizze di pegno per sostituire i gioielli rubati con contanti. Disposto il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di gioielli e monili per 120mila euro.

I ladri sono entrati in azione nella notte fra il 2 e il 3 ottobre, a due passi da piazza di Spagna, attraverso un buco aperto nel muro effettuato da una parete del palazzo attiguo al negozio. A finire in carcere sono stati i due uomini che hanno effettuato il foro nella parete confinante e aperto la cassaforte con la fiamma ossidrica mentre il “palo” del colpo è ai domiciliari. Si tratta di un 65enne romano, già coinvolto in indagini per furti con la tecnica del buco, tra cui uno venti anni fa in una villa a Porto Cervo, e di due fratelli di 57 e 55 anni, di cui uno incensurato e insospettabile. Arrestata anche una donna per ricettazione e riciclaggio. Si sarebbe occupata di impegnare i gioielli in cambio di denaro.

A quanto ricostruito, subito dopo il furto gli autori hanno diviso il bottino. Alcuni lo hanno affidato a fedeli ricettatori, in altri casi, invece, la refurtiva è stata “monetizzata” impegnandola in società specializzate oppure ceduta a Compro oro quando gli oggetti erano destinati alla fusione per ricavarne piccoli lingotti. Recuperati e sequestrati circa 400 pezzi tra gioielli, pietre preziose, brillanti e orologi. In parte sono stati riconosciuti dal proprietario della gioielleria.

(Unioneonline/s.s.)

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