I carabinieri del Nas indagano a Biella sui cosiddetti "furbetti" dei vaccini, persone che si sarebbero fatte vaccinare contro il Covid senza averne diritto.

La questione, trattata nei giorni scorsi dalle pagine locali del quotidiano La Stampa, era emersa dopo che su alcune chat di whatsapp era stato fatto girare il modulo online che consentiva di prenotare l'appuntamento per il vaccino, riservato a sanitari, farmacisti e più in generale a tutte le categorie ammesse alla prima fase della vaccinazione.

In molti avevano inoltre notato che nel caso di alcune cooperative non erano stati vaccinati soltanto i dipendenti del settore sociosanitario, ma anche impiegati e altri addetti.

Sia questi che i sanitari in qualche occasione si sarebbero anche fatti accompagnare da coniugi o parenti a cui sarebbe stato iniettato il vaccino. Il trucchetto non è però riuscito in tutti i casi, molti sono stati respinti dagli addetti dell'Asl.

Il caso ora potrebbe approdare in Procura. Il commissario dell'Asl, Diego Poggio, può infatti segnalarlo alle autorità quando i "furbetti" saranno sottoposti al richiamo, che sarà comunque effettuato. Il loro numero, sempre secondo il commissario Poggio, sarebbe comunque limitato.

(Unioneonline/L)
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