L'avventura di Marcello Foa come presidente della Rai inizia col piede sbagliato, quantomeno dal punto di vista grammaticale.

L'allievo di Indro Montanelli, per anni caporedattore e inviato del "Giornale", ha ringraziato su Facebook il primo ministro Giuseppe Conte, i vice premier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, il sottosegretario alla presidenza Giancarlo Giorgetti e il ministro dell'Economia Giovanni Tria per la nomina.

Peccato che nel testo diffuso sui social ci fosse uno strafalcione non da poco, ossia "starò vicino agli interessi e 'hai bisogni' dei cittadini italiani".

Un errore che non è passato inosservato ai suoi follower, scatenando l'ironia del popolo social.

Foa poi ha corretto il tiro:

Al di là della svista, probabilmente dettata dall'emozione, c'è da dire che Foa non è nuovo ad uscite discutibili sui social. Come per esempio quella del 27 maggio 2018, su Twitter, quando ha usato la parola "disgusto" per definire il comportamento di Sergio Mattarella.

Il giorno successivo chiedeva al presidente della Repubblica di andare "fino in fondo" con Lega e Movimento 5 Stelle: "Abbia il coraggio di mettere fuori legge i due partiti, li estrometta dal Parlamento. E proclami la dittatura. Non sarebbe più semplice?".

Nel 2017 ha rilanciato un tweet di Simone Di Stefano (leader del movimento di estrema destra "Casa Pound") in cui c'era scritto testualmente: "Mi ero perso Mattarella che dice che i confini dell'Italia sono quelli dell'Unione Europea. Ignobile, blasfemo, anticostituzionale".

Insomma, una linea chiara anche nei confronti della stampa italiana che in passato è stata definita "menefreghista" nei confronti delle Ong e del traffico di migranti.

Foa sarà affiancato da Fabrizio Salini, nominato amministratore delegato.

(Unioneonline/M)

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