E’ stato condannato all’ergastolo Antonio De Marco, il giovane studente reo confesso dell’omicidio dell’arbitro Daniele De Santis e della sua fidanzata Eleonora Manta, entrambi 30enni.

Il delitto è avvenuto la sera del 21 settembre 2020 nella casa dei due a Lecce, in via Mondello, casa che per mesi la coppia aveva condiviso proprio con l’assassino. De Marco, all'epoca 21enne studente di scienze infermieristiche, venne arrestato una settimana dopo.

I giudici della Corte d’Assise di Lecce hanno dunque accolto la richiesta della Procura. De Marco ha ucciso i due a coltellate “perché erano belli e felici”, ha detto agli inquirenti confessando il duplice omicidio senza riuscire a darne una vera motivazione.

L’INQUIETANTE DIARIO DI DE MARCO

Inquietanti alcune frasi nel suo diario. "Mercoledì ho avuto una crisi mentre stringevo un cuscino, ho pensato che a differenza mia gli altri abbracciano delle vere ragazze e così sono scoppiato a piangere. Ho comprato qualche attrezzo... voglio uccidere qualcuno, voglio farlo a pezzi. Ho accettato la stanza, nella stessa casa di F., e ho già le chiavi e da qui quando andrò via potrò uccidere Daniele... mi piacerebbe una donna per prima, ma penso che così sarà una buona base di partenza". Così scriveva più di un mese prima del delitto, evidentemente premeditato.

I GENITORI DELLE VITTIME

Il papà di Daniele De Santis fatica a dirsi soddisfatto, nonostante la pena massima per l’assassino: “Nessuna sentenza potrà mai colmare il vuoto che ha lasciato”, sono le sue uniche parole.

Oggi nell’aula bunker di Lecce c’era anche la mamma di Eleonora, che dopo aver ascoltato la sentenza di condanna si è coperta il viso con le mani ed è scoppiata in lacrime, poi è stata accompagnata in una saletta dove è rimasta a lungo.

Assente De Marco, che non ha mai partecipato fisicamente alle udienze del processo.

(Unioneonline/L)

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