Sono sempre più pesanti gli indizi contro la 28enne macedone accusata di aver sterminato la sua famiglia - padre, madre e sorellina - che aveva raggiunto il paese natale per partecipare a un matrimonio.

I Pocesta vivevano in Italia, a Sacile (Pordenone), e il 27 agosto scorso erano tornati a Debar per qualche giorno.

Amid, il capofamiglia di 55 anni, la moglie Nazmije, 53, e la figlioletta Anila, 14, sono stati trovati morti, uccisi a colpi di pistola.

La primogenita Blerta dice di non essere stata lei a sparare, ma sarebbe stata la mente della strage. "I miei genitori non volevano che sposassi un italiano", ha detto agli inquirenti. Eppure nella casa in cui sono stati rinvenuti i corpi ci sono solo le sue tracce e non quelle delle altre due persone coinvolte nell'indagine.

Gli accertamenti intanto proseguono.

(Unioneonline/s.s.)

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