È stato estradato dalla Spagna ed è ora in Italia uno degli indagati colpiti da misura cautelare nell’ambito della maxi-operazione “Millennium”, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria.

L’uomo, accusato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti aggravata, era all’estero al momento dell’esecuzione delle ordinanze.

Decisivo per la cattura è stato l’intervento dell’Unità I-Can (Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta) del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia.

Grazie alle informazioni fornite dal Nucleo Investigativo dell’Arma di Reggio Calabria, l’Unità ha attivato i contatti con le autorità internazionali e, in collaborazione con l’Udyco Central della Policía Nacional spagnola, ha permesso di localizzare e arrestare il ricercato.

L’arresto e la successiva estradizione si inseriscono nel quadro dell’operazione “Millennium”, scattata lo scorso 21 maggio in diverse regioni italiane.

All’alba di quel giorno, centinaia di Carabinieri – con il supporto del ROS, dello Squadrone Eliportato Cacciatori, del 14° Battaglione Calabria, dei Nuclei Cinofili, del Nucleo Elicotteri e della stessa Unità I-CAN – avevano dato esecuzione a un provvedimento che prevedeva 97 misure cautelari (81 in carcere e 16 ai domiciliari) e il sequestro di due società ritenute legate alle attività criminali.

L’indagine, avviata nel 2018 e suddivisa in cinque filoni investigativi, ha coinvolto presunti esponenti di vertice delle cosche reggine attive nei tre mandamenti (tirrenico, jonico e centro). Le accuse contestate vanno dall’associazione mafiosa al traffico internazionale di droga, passando per estorsione, sequestro di persona, scambio elettorale politico-mafioso e detenzione di armi.

(Unioneonline)

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