Non era scomparso volontariamente Pietro Bello, 55enne disabile di Magenta (Milano), che lo scorso 30 aprile ha preso la sua Chevrolet dicendo alla moglie che usciva per fare una passeggiata e non è più rientrato.

Del caso si era occupata anche la trasmissione "Chi l'ha visto?", e ieri sera i carabinieri hanno trovato il suo cadavere avvolto in un telo di plastica nel sottotetto dell'abitazione di Cristian Angileri, a Valle Mosso, nel Biellese.

Angileri, 39enne dipendente di un'azienda di raccolta rifiuti, è stato subito arrestato.

Il luogo del ritrovamento non è distante dal luogo in cui era stata trovata l'automobile della vittima.

I carabinieri indagando hanno scoperto che c'erano dei contatti tra i due, che sono stati anche visti insieme la sera del 30 aprile, così hanno perquisito la casa dell'uomo e trovato il cadavere.

L'ipotesi di reato non è di omicidio volontario, ma preterintenzionale: Angileri avrebbe picchiato Pietro Bello, che si muoveva con l'ausilio delle stampelle, fino a provocarne la morte.

A chiarire i particolari sarà l'autopsia.

Ora gli inquirenti cercheranno di capire cosa abbia portato Bello da Magenta fino a Vallemosso, e quali fossero i suoi rapporti con il suo presunto assassino.
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