È entrata in funzione la Banca dati del Dna a disposizione delle forze di polizia.

L'archivio, che raccoglie i profili genetici reperiti sulle scene del crimine, consente il confronto con persone sottoposte a provvedimenti del giudici e, tra l'altro, dice la polizia in una nota, "facilita le attività di contrasto della criminalità transfrontaliera e del terrorismo internazionale, secondo livelli tecnologici che assicurano la corretta identificazione genetica dei soggetti".

La Banca dati, ha aggiunto il capo della Polizia Franco Gabrielli, pone "il sistema italiano all'avanguardia nello scenario europeo".
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