Sega le sbarre e si cala nel vuoto con lenzuola annodate: detenuto in fuga dal carcere di Opera
Il 41enne, che sta scontando una pena con fine fissato per il 2048, sarebbe alla sua quarta evasionePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Ha segato le sbarre della cella e si è calato nel vuoto con lenzuola annodate, proprio come nelle scene dei film. E così che, nella notte, un detenuto di 41 anni di origini albanesi è riuscito a evadere dal carcere di Opera, a Milano. L’uomo, che sta scontando una lunga pena con fine fissato per il 2048, sarebbe alla sua quarta evasione.
Lo rende noto Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria. «Non è ancora chiaro come abbia fatto poi a scavalcare la cinta muraria e se abbia goduto di complicità esterne - prosegue De Fazio -. Certo è che questo ennesimo episodio, unito al dramma che si vive ogni giorno nelle prigioni e a tutto ciò che accade, certifica ulteriormente il fallimento delle politiche penitenziare condotte dai governi almeno negli ultimi 25 anni, ivi compresi quelli più recenti».
«Attualmente sono in corso le ricerche dell'evaso da parte della Polizia penitenziaria e delle altre forze dell'ordine e confidiamo che anche questa volta il Nucleo Investigativo Centrale della Polizia penitenziaria e le sue articolazioni territoriali possano metterci una pezza. Ma è evidente che non si può andare avanti turando falle, di ogni genere, e senza un reale e concreto progetto programmatico degno di un paese civile», aggiunge il segretario della Uilpa, ricordando che «nel carcere di Opera 1.338 detenuti sono stipati in 918 posti disponibili (sovraffollamento del 153%) e vengono gestiti, per com'è possibile, da soli 533 agenti, quando ne necessiterebbero almeno 811 (-34%)».
(Unioneonline)
