Giulietto Chiesa è morto. Giornalista e politico, tra i migliori "cremlinologi" italiani, avrebbe compiuto 80 anni a settembre.

Il primo a darne notizia è l'amico Vauro Senesi su Facebook: "Giulietto Chiesa è morto. Non riesco ancora a salutarlo. Ricordo i suoi occhi lucidi di lacrime, a Kabu, davanti a un bambino ferito dallo scoppio di una mina. E' mrto un uomo ancora capace di piangere per l'orrore della guerra. I suoi occhi sono un po' anche i miei", ha scritto il vignettista su Facebook.

Nato nel 1940, è stato corrispondente da Mosca per l'Unità e la Stampa, oltre che per il TG1, il TG3 e il TG5.

Racconta in modo irriverente la vita quotidiana dell'URSS, tanto che l'agenzia di stampa sovietica ne chiede la rimozione nei primi anni '80. Lui resta, impara la lingua, e diventa uno dei più stimati giornalisti sul posto ai tempi di Gorbaciov e della perestrojka. Sull'Unione Sovietica e la Russia scrive anche diversi libri.

Nel 2004 entra al Parlamento europeo, candidato con la lista Di Pietro-Occhetto: prima si iscrive all'Alde, poi lo lascia per passare nel Pse. Nel 2009 si candida all'Europarlamento nuovamente, questa volta in Lettonia, ma non viene eletto.

Gli ultimi anni sono quelli del complottismo. Nel 2014 fonda Pandora Tv e apre un blog, prima personale poi ospitato sul sito del Fatto Quotidiano. Filorusso su gran parte delle vicende internazionali, sostiene la teoria delle scie chimiche, quella dell'autoattentato Usa dell'11 settembre e dei terremoti artificiali.

(Unioneonline/L)
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