Donna uccisa nell'Adda, il compagno confessa: “Ho perso la testa, mi voleva lasciare”
Carlo Fumagalli, ha spiegato il suo avvocato, “aveva interrotto la cura per una patologia psichiatrica”
“Davvero mi vuoi lasciare?”, “Sì”. Sarebbero queste le ultime frasi che si sono scambiati in auto Carlo Fumagalli e Romina Vento prima che il 49enne si gettasse in macchina nel fiume insieme alla compagna, poi affogata nell’Adda. Un altro femminicidio questa volta andato in scena a Fara.
La ricostruzione è stata fatta dall’uomo che ha risposto alle domande del gip Vito Di Vita nel corso dell’interrogatorio di convalida che si è tenuto all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dove Fumagalli è stato ricoverato per aver mostrato intenti suicidi nella sua cella del carcere di via Gleno.
Ha raccontato che martedì pomeriggio ha perso la testa quando Romina gli ha detto che intendeva mettere fine alla loro relazione. Ha accelerato e si è diretto verso il fiume, “accettando l’ipotesi di morire anche lui”, ha detto il suo avvocato, Fabio Manzari. “Da cinque settimane - ha aggiunto il legale - aveva interrotto la cura che seguiva per una patologia psichiatrica".
L’arresto per omicidio è stato convalidato.
(Unioneonline/s.s.)