“Si tratta di un mistero che mi sta distruggendo. Non so darmi spiegazioni".

Con queste parole Sebastiano Visintin, 72 anni, ha commentato la tragica di morte della moglie Liliana Resinovich, la donna di 63 anni ritrovata senza vita in un bosco vicino all’ex ospedale psichiatrico di Trieste, sulla cui morte sono in corso indagini, con gli inquirenti che stanno cercando di accertare se si tratti di un caso di omicidio oppure se la vittima si sia suicidata. 

La 63enne è stata trovata con un sacchetto di plastica al collo e con la borsetta – vuota –  a tracolla. Era la borsetta che abitualmente usava Liliana? "Non ho la minima idea", ha dichiarato l'uomo, aggiungendo: "Quando ho visto la foto della salma", durante il riconoscimento del cadavere, "non mi sono accorto se c'era qualcosa a tracolla, me l'hanno detto dopo. Ma il mio sguardo, in quel momento, era rivolto solo a lei".

"Spero pian piano di riuscire a capire presto - conclude Visintin - da dove si è scatenato tutto questo, da chi e perché" – ha concluso l’uomo – perché è una situazione "che mi logora e mi distrugge". 

In queste ore la Procura ha autorizzato i funerali e la sepoltura della Resinovich, ma non la cremazione del corpo, per rendere possibile, in caso di bisogno, la riesumazione del corpo per ulteriori analisi. 

Le esequie avverranno in forma strettamente privata.

(Unioneonline/l.f.)

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