"Le persone sono un po' stanche di questa situazione e alla fine vorrebbero venirne fuori. Anche se qualcuno morirà, pazienza. Così diventa una situazione impossibile per tutti".

Sono queste le parole pronunciate nei giorni scorsi dal presidente di Confindustria Macerata, Domenico Guzzini, nel corso di un evento online dedicato alla moda.

Una frase choc, arrivata per di più in un contesto pubblico, che ha scatenato una vera e propria bufera non solo su Guzzini ma anche su Confindustria.

Dopo la diffusione del relativo video un vero e proprio uragano di insulti è piovuto sulla pagina Facebook di Confindustria Macerata, al punto che non solo la pagina è stata chiusa, ma è arrivata anche la notizia di un avvio di procedura al Consiglio etico da parte della stessa associazione.

E a poco sono valse le scuse dello stesso Guzzini, che ha parlato di "affermazione sbagliata" e che non raffigura né il suo pensiero "né quello dell'associazione rappresentata": ieri sera sono quindi arrivate le sue dimissioni dall'incarico, che oggi saranno fomralizzate nel corso di un consiglio direttivo in programma,

Per il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, che ha partecipato all'evento "incriminato", si tratta di un "errore", che non riflette il pensiero dell'imprenditore. Ma le critiche, sui canali tradizionali, sono impietose: dai Verdi, Leu, M5s, ma anche dagli artigiani della Cna che hanno ricordato come "siamo tutti stanchi, ma quella frase non è umana".

Cgil, Cisl e Uil sospettano, però, che "questo pensiero sia, in certi ambienti, comune e condiviso e sveli la vera natura delle logiche che muovono certa imprenditoria".

(Unioneonline/v.l.)
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