Parere contrario al Dl Nucleare dalla Regione Sardegna, che nella Conferenza unificata di oggi ha espresso – assieme a Toscana e Umbria – parere negativo sul testo.

Le altre Regioni hanno invece espresso parere favorevole a maggioranza al provvedimento che delega al Governo la legge in materia di energia nucleare sostenibile, sottolineando però la necessità di «un maggiore coinvolgimento delle Regioni nella definizione degli atti normativi seguenti».

Il sì condizionato manifestato dalla Conferenza delle Regioni richiede infatti che dovrà essere trovata l'intesa tra Governo e Regioni sui successivi decreti legislativi attuativi.

«La Regione Sardegna – ha spiegato l’assessora regionale all’Ambiente Rosanna Laconi – non può accettare che su questioni così rilevanti si escludano i territori dalle scelte, né può condividere un impianto normativo che lascia l'iniziativa ai privati su temi di sicurezza e salute collettiva. Il disegno di legge, che prevede una delega al Governo per l'adozione di decreti legislativi volti a introdurre nel mix energetico nazionale la produzione di energia da fonte nucleare cosiddetta sostenibile, presenta numerose criticità sostanziali e procedurali, tra cui spicca un elemento particolarmente allarmante», sottolinea Laconi. Ovvero, «la possibilità che i criteri di localizzazione dei nuovi impianti e dei relativi depositi di scorie possano essere definiti sulla base delle istanze dei soggetti proponenti privati, anziché mediante mappature e valutazioni preventive concordate con le Regioni».

(Unioneonline/l.f.)

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