In arrivo 400 miliardi a sostegno delle imprese in ginocchio per il virus, 200 di garanzie sui prestiti e 200 per l'export, che si sommano ai 350 già previsti, con l'arrivo di una copertura fino al 100% per prestiti fino a 800mila euro.

Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in conferenza stampa al termine di un cdm fiume: "E' una potenza di fuoco - ha detto il premier -. Non ricordo un intervento così poderoso nella storia della nostra Repubblica per il finanziamento alle imprese, una cifra enorme".

"Lo Stato - ha aggiunto - offrirà una garanzia perché i prestiti avvengano in modo celere, spedito. Potenzieremo il fondo centrale di garanzia per le pmi e aggiungiamo il finanziamento dello Stato attraverso Sace, che resta nel perimetro di Cassa depositi e prestiti, per le piccole e medie e grandi aziende".

Deliberata anche "la sospensione di vari pagamenti fiscali e contributi e ritenute anche per i mesi di aprile e maggio", il rafforzamento del golden power, lo scudo per tutelare le aziende italiane da scalate ostili, il rinvio all'autunno di elezioni regionali e comunali e la proroga dello stop ai processi fino all'11 maggio.

Ma non è finita qui: "Stiamo lavorando per un intervento molto più corposo da realizzare già questo mese, con un approccio sistemico per tutte le categorie in sofferenza. Questa è un'emergenza non solo sanitaria, ma economia e sociale ad un tempo. Il dl aprile conterrà strumenti di protezione sociale, sostegno alle famiglie e ai lavoratori, soprattutto quelli più in difficoltà".

Per quanto riguarda la durata delle misure contro la diffusione del contagio "sarebbe irresponsabile andare in giro e allentare la fiducia e la responsabilità" a Pasqua: "Vogliamo confidare che con la Pasqua la curva epidemica sia sotto controllo o discendente e ci consenta di programmare una fase successiva, in cui cercheremo di raccogliere le forze per proiettarci per la rinascita".

"Quando tutto sarà finito - ha concluso Conte - ci sarà una nuova primavera, presto raccoglieremo i frutti di questi sacrifici".

"EROGAZIONE SEMPLICE" - Quanto ai 200 miliardi di garanzie per permettere alle imprese di ottenere prestiti in banca, saranno vincolati agli obblighi di non licenziare e non trasferire la produzione all'estero.

Le garanzie saranno al 90% per le grandi imprese, al 100% per gli autonomi e le piccole imprese che chiedano fino a 25mila euro, al 100% (ma con 90% di garanzia dello Stato e 10% di Confidi) fino a 800.000 euro, del 90% fino a 5 milioni.

"Rispondiamo a un'esigenza assoluta delle imprese, avere liquidità - ha chiarito il titolare del Mise Stefano Patuanelli -. E' una operazione amplissima, probabilmente la più grande d'Europa. Il governo ha grande fiducia nei nostri imprenditori sulla loro capacità" di uscire dalla crisi.

"Mettiamo in campo 200 miliardi di garanzia per prestiti fino al 90% garantiti dallo Stato senza limiti di fatturato, per imprese di tutti i tipi - gli ha fatto eco il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri -. Potranno arrivare al 25% del fatturato delle imprese o al doppio del costo del personale con un sistema di erogazione molto semplice e diretto al sistema bancario, attraverso Sace, con condizionalità limitate tra cui quella di non poter erogare dividendi".

RINVIATE LE ELEZIONI - Il Cdm ha dato anche il via libera al rinvio delle elezioni amministrative all'autunno. La norma, a quanto si apprende, prevede che le elezioni dei consigli comunali si tengano una domenica tra il 15 ottobre e il 15 dicembre 2020.

Mentre per le Regioni si stabilisce che quelle in scadenza entro agosto restino in carica quattro mesi in più e che le elezioni si possano tenere nei 60 giorni successivi alla nuova scadenza. Viene rinviato anche il voto per un seggio vacante al Senato in Sardegna.

(Unioneonline/D)
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