Quattro persone sono state rinviate a giudizio per l'omicidio di Desirée Mariottini, la 16enne di Cisterna di Latina trovata morta il 19 ottobre del 2018 in un immobile abbandonato in via dei Lucani, nel quartiere San Lorenzo a Roma.

La decisione del gup arriva poco più di un anno dopo la morte, della ragazza, drogata, stuprata dal branco e poi uccisa.

A processo andranno i nigeriani Alinno Chima e Mamadou Gara, il ghanese Yusef Salia e il senegalese Brian Minthe.

Tutti e quattro sono accusati di omicidio volontario, violenza sessuale di gruppo e cessione e somministrazione di droghe a minori.

"Il nostro dolore non si potrà mai calmare, nessuna sentenza ci restituirà mai la nostra Desirée", ha detto la nonna materna lasciando il tribunale dopo la decisione del gup.

"Chiedo giustizia e rispetto per Desiree, che era solo una bambina. Per il mio dolore e per quello della mia famiglia", questa invece la dichiarazione della madre Barbara Mariottini.

"Io e la mia famiglia - racconta la donna - eravamo preoccupati, ci occupavamo tutti i giorni di lei, l'abbiamo portata da uno psicologo. A fine luglio abbiamo capito che si drogava, lei aveva paura quando si parlava di comunità".

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata