Il tribunale di Sorveglianza di Roma prende tempo, e deciderà solo nei prossimi giorni se lo stato di salute di Marcello Dell'Utri sia compatibile con il regime carcerario.

Il cofondatore di Forza Italia sta scontando a Rebibbia una condanna a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.

I periti del tribunale e i consulenti della procura ritengono che le condizioni di salute del 76enne ex senatore siano compatibili con la detenzione in carcere.

Di diverso avviso ovviamente gli avvocati di Dell'Utri, che hanno presentato l'istanza di scarcerazione a insistono nel sollecitarne la remissione in libertà. "Non ce la faccio più, mi sento provato e stanco: sono in prigione da quasi 4 anni e la mia salute sta peggiorando ogni giorno", avrebbe detto l'ex senatore ai legali.

I giudici, dopo un'udienza a porte chiuse di oltre due ore, si sono riservati di decidere nei prossimi giorni.

Dell'Utri è affetto da tempo da una grave cardiopatia, e ultimamente gli è stato diagnosticato anche un tumore alla prostata. Si sta battendo affinché i giudici gli concedano i domiciliari.

(Redazione Online/L)
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