De Luca ci va cauto. In Campania riaprono parrucchieri, barbieri e centri estetici. Ma i bar possono fare solo servizio al banco garantendo le distanze di un metro.

Via libera anche a musei e luoghi di cultura, ma niente servizio ai tavoli nei bar e niente ristoranti. Almeno fino al 21 maggio, il governatore prende tempo per consentire ai gestori di portare a termine le operazioni di sanificazione e mettere in regola i locali.

E infatti se da questa mattina è ritornato il rito della "tazzulella e cafè", i bar storici hanno deciso di attendere: Gambrinus in piazza del Plebiscito, la Caffetteria di piazza dei Martiri e il Gran Bar Riviera non hanno riaperto questa mattina.

Per gli esercizi commerciali è autorizzata e raccomandata l'apertura dalle 7 alle 23, senza obbligo di chiusura domenicale. Quanto alle attività sportive, consentito il tennis e tutti gli sport che garantiscano un distanziamento di almeno due metri. Confermato l'obbligo di mascherina, anche all'aperto.

Il governatore non ha firmato l'intesa con il governo, ritiene che quell'accordo sia uno scaricabarile e chiede all'esecutivo di assumersi le proprie responsabilità.

Inoltre De Luca non dà per scontato il ritorno alla mobilità tra Regioni dal 3 giugno. "Liberi tutti dal 3 giugno lo dice il premier, io il 2 ragionerò per capire a che punto è il contagio, anche perché abbiamo curve epidemiologiche ancora alte in alcune parti del Paese".

Cautela anche in Piemonte, dove bar e ristoranti possono riaprire solo sabato 23: "Vogliamo dare alle imprese e al territorio il tempo di adeguarsi alle linee guida che abbiamo ottenuto dal governo, perché l'equilibrio tra sicurezza e sostenibilità economica è fondamentale per garantire il futuro di tutte le nostre attività".

(Unioneonline/L)
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