Nel terzo trimestre del 2021 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dell'1,8% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono saliti del 3,6%.

Lo ha reso noto l'Istat in una sua recente rilevazione.

La propensione al risparmio è stata pari all'11%, in diminuzione di 1,6 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2020.

La flessione della propensione al risparmio è legata alla crescita della spesa per consumi finali più sostenuta rispetto a quella del reddito disponibile lordo.

"Il reddito disponibile delle famiglie e il loro potere d'acquisto sono cresciuti sensibilmente – si legge nel report dell’istituto nazionale di statistica –, mentre la crescita sostenuta dei consumi finali ha generato una flessione della propensione al risparmio, rimasta tuttavia a livelli superiori a quelli registrati prima della crisi". 

Nello stesso periodo l'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari al -6,2% (-9,8% nello stesso trimestre del 2020). Il dato si è dunque sensibilmente ridotto in termini tendenziali per il consistente aumento delle entrate, che ha più che compensato l'incremento delle uscite.

Infine, la pressione fiscale è stata pari al 41%, due punti percentuali in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

(Unioneonline/F)

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