Covid, cala la pressione sulle terapie intensive negli ospedali della Sardegna
I posti letto di rianimazione occupati per il 9% da pazienti contagiati (la soglia è del 10%). Stabili i dati sui reparti di area medica
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Lieve allentamento della pressione dei pazienti Covid negli ospedali della Sardegna, parametro principale per un eventuale cambio di fascia – da zona bianca a zona gialla – con conseguente rafforzamento delle restrizioni.
Secondo il monitoraggio settimanale Agenas, aggiornato al 20 agosto, l'occupazione nelle terapie intensive nell’Isola si attesta al 9% (-1%), mentre resta stabile all’11% quella relativa ai posti letto in area medica.
Per far scattare la zona gialla – è bene ricordarlo – deve registrarsi un’occupazione del 10% di pazienti Covid per quel che riguarda le terapie intensive, mentre per gli altri reparti la soglia massima è del 15%.
L’Isola dunque rimane in bilico, ma – per il momento – rimane bianca.
Migliora leggermente anche la situazione anche nelle altre regioni a rischio: scende infatti di due punti percentuali il tasso di occupazione in terapia intensiva in Sicilia attestandosi al 9%, anche se segna +1% l'occupazione di posti letto in area medica non critica raggiungendo il 18% contro, come detto, la soglia massima del 15%.
In Calabria, invece, -2% per le terapie intensive con il dato che si attesta al 5% e stabile al 16% l'occupazione in area medica.
A livello nazionale terapie intensive 5% e reparti 7% (+1%).
(Unioneonline/l.f.)