Sono 139 i morti con il Covid nelle ultime 24 ore, il dato più basso dallo scorso 25 ottobre, quando se ne registrarono 128.

Un segnale importante, non l’unico, in vista della settimana che porterà il Governo a definire il cronoprogramma delle nuove riaperture: dal wedding allo sport, dai ristoranti al chiuso all'allentamento del coprifuoco (proroga alle 23 o alle 24 da lunedì e sua totale abolizione da giugno) ai centri commerciali nei weekend.

Tra i settori che chiedono a gran voce la ripartenza c'è quello dei matrimoni, che lamenta perdite elevate a causa del blocco delle cerimonie. "Moltissimi futuri sposi e operatori del wedding - spiega il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini - mi hanno scritto e io li rassicuro: il Governo ci sta lavorando e sulla base dell'andamento dei contagi presto daremo una data" per la ripresa "perchè i matrimoni vanno programmati per tempo. E lo stesso vale per lo sport. Già in settimana ci saranno cabine di regia con il Cts per dare date a questi settori".

Tra le attività sportive in stand by ci sono le piscine al chiuso e le palestre. Per il wedding le Regioni puntano a ripartire già dall'1 giugno con le linee guida messe a punto, che prevedono banchetti all'aperto, ospiti rigorosamente distanziati e tutti con la mascherina. Ma una data più probabile è quella del 15 giugno.

Il via libera alle piscine al chiuso potrebbe invece avvenire prima. Ovviamente, tutto è condizionato da un'attenta analisi dei dati epidemiologici dal 26 aprile in poi. Per quanto riguarda i ristoranti al chiuso, caffè al bancone ed il prolungamento del coprifuoco (alle 23 o alle 24 a seconda di quale linea prevarrà nel Governo) le novità potrebbero scattare già da lunedì 17 maggio.

Ma non è sicuro, tocca a Draghi trovare la quadra e individuare la sintesi giusta nella maggioranza. La cabina di regia politica che deciderà si riunirà a metà settimana. Le misure andranno poi in Consiglio dei ministri.

Al ministero della Salute si ragiona anche su una possibile modifica dell'indice Rt che potrebbe altrimenti rimandare alcune regioni in arancione nonostante il trend positivo su ricoveri e contagi. .

“OK RIAPERTURE MA PRUDENZA” – "Il Governo - spiega Gelmini - ha scelto di procedere verso riaperture graduali, progressive e in sicurezza, ma non possiamo abbandonare tutte le precauzioni, le mascherine serviranno ancora. La campagna vaccinale però va avanti e possiamo guardare al futuro con ottimismo e fiducia, mentre sono buone notizie anche la riduzione dei contagi, dei posti letto e delle terapie intensive".

Il presidente dell'Anci, Antonio Decaro, invita alla prudenza: "Se si rispettano le restrizioni, la mascherina, il distanziamento - osserva - sicuramente non avremo particolari problemi. Se invece pensiamo che abbiamo superato la pandemia, e purtroppo non è così, rischiamo di ritrovarci nuovamente con i contagi e con l'aumento del tasso di occupazione dei reparti Covid, dei reparti di terapia intensiva e davanti ad altre chiusure". Sulla stessa linea il presidente della Campania, Vincenzo De Luca. "Apriamo i locali pubblici fino a mezzanotte - dice - non è questo che mi preoccupa. Ho terrore per la movida. Se avremo una movida incontrollata, a settembre avremo una quarta ondata del Covid".

LE TAPPE SECONDO L’ULTIMO DECRETO – Il cronoprogramma approvato con l’ultimo decreto, prevede: dal 15 maggio riapertura piscine all'aperto e stabilimenti balneari, anche mercati e centri commerciali nei giorni festivi. Solo in zona gialla.
Il primo giugno toccherebbe ai ristoranti e i locali al chiuso e alle palestre. Si potrà tornare ad assistere agli eventi sportivi negli stadi e nei palazzetti, con presenza non superiore al 25% della capienza e comunque non più di mille spettatori all'aperto e 500 al chiuso.
Il 15 giugno tocca alle fiere internazionali.
Il primo luglio a congressi, convegni, stabilimenti termali, e parchi tematici. Sempre e solo in zona gialla.

Alla luce dei dati di questa settimana, la terza dalle prime riaperture del 26 aprile, alcune di queste date potrebbero essere anticipate. A partire appunto da coprifuoco e locali al chiuso.

(Unioneonline/L)

© Riproduzione riservata