Proseguono le ricerche per individuare il corpo di Peter Neumair, l'uomo di Bolzano scomparso assieme alla moglie a inizio gennaio assieme alla moglie Laura Perselli.

Il cadavere di quest'ultima è stato recuperato nel letto del fiume Adige, dove continuano a operare i sommozzatori dei vigili del fuoco, che hanno individuato con l'ecoscandaglio una sagoma che potrebbe essere compatibile con un corpo umano, forse, appunto, quello di Neumair.

In parallelo, continuano le indagini dei carabinieri e della Procura per rendere più solide e schiaccianti le prove a carico di Benno Neumair, il figlio della coppia, arrestato nei giorni scorsi perché sospettato del delitto.

Secondo gli inquirenti il 30enne, che avrebbe sofferto di problemi psichici - tanto da essere già stato ricoverato in una clinica tedesca - e che avrebbe avuto un rapporto da sempre conflittuale con il padre, potrebbe aver ucciso - forse strangolandoli - i genitori in momenti diversi per poi sbarazzarsi dei corpi gettandoli nel fiume.

Il primo a morire sarebbe stato il padre, con cui Benno avrebbe avuto un alterco in casa, mentre la madre era fuori. La donna, al ritorno, avrebbe fatto la scoperta, forse giungendo a casa troppo presto, e - ipotizzano gli investigatori - Benno avrebbe quindi ucciso anche lei. Quindi avrebbe caricato i cadaveri sulla sua Volvo, dirigendosi verso l'Adige.

A inchiodarlo, al momento, sono soprattutto le tracce lasciate dai telefoni cellulari, il suo e quello dei genitori, rimasti spenti a lungo il giorno della scomparsa.

Il giovane - che continua a sostenere di essere innocente - resta in carcere, accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere.

(Unioneonline/l.f.)
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