Controlli su tutto il territorio nazionale da parte dei Nas dei carabinieri negli studi dei medici di base e dei pediatri di libera scelta. Obiettivo: accertare la presenza del medico nei giorni e negli orari comunicati all’ASL e svolgere una verifica generale sulla corretta conduzione dell’ambulatorio.

Complessivamente le ispezioni sono state 1.838, in 251 casi (il 14 per cento) sono stati accertati casi di non conformità e 308 sono le irregolarità penali e amministrative. In particolare si tratta di carenze igienico/strutturali degli ambienti destinati alle visite, come la presenza di attrezzature non idonee all’uso medico, impiego di locali diversi da quelli dichiarati o privi di sufficiente areazione.

Denunciate all’Autorità giudiziaria 51 figure mediche e amministrative. Tra queste, 3 medici ritenuti responsabili di aver falsamente attestato, all’Azienda Sanitaria Territoriale, l’esecuzione di visite e prestazioni domiciliari o presso case di riposo nei riguardi dei propri mutuati, risultati nella realtà mai svolti, ricevendo indebitamente il rimborso delle prestazioni dichiarate.

In due studi, il NAS di Catania ha scoperto la redazione di prescrizioni mediche attraverso il portale online eseguite da parte dei collaboratori di segretaria, in assenza dei medici titolari, mentre il NAS di Perugia ha deferito un medico per il rilascio di prescrizioni di farmaci rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale con false indicazioni della data.

Nel corso della campagna di controlli, 2 sono stati i provvedimenti di sospensione all’utilizzo di studi medici emessi in provincia di Catania e Reggio Calabria per mancanza di abitabilità e allestimento di altre attività mediche non autorizzate.

(Unioneonline/s.s.)

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