I carabinieri della stazione di Stresa, nel Verbano-Cusio-Ossola, hanno arrestato ieri un cittadino originario del Bangladesh per sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia. L'uomo aveva rinchiuso in camera la figlia ventenne da giorni, picchiandola e privandola di cibo. All'origine della violenza ci sarebbe il rifiuto del padre ad accettare la relazione sentimentale della ragazza

I militari sono intervenuti in seguito alla segnalazione di un ragazzo 23enne, anche lui di origine bengalese e residente a Milano, con cui la giovane ha da tempo una relazione. Il ragazzo ha riferito di essere preoccupato per le sorti della donna di cui, da alcuni giorni, non riceveva notizie. Ai carabinieri, il ragazzo ha spiegato anche che il loro rapporto era ostacolato dal padre di lei, poiché probabilmente l’uomo aveva già combinato il fidanzamento in Bangladesh.

Una volta risaliti all'indirizzo di residenza, i carabinieri si sono presentati alla porta dell'abitazione e, una volta entrati, hanno sentito bussare insistentemente dall'interno di una stanza che era stata chiusa a chiave dall'esterno: all’interno la ventenne, in stato di sconforto e agitazione e con evidenti segni di percosse.

Stando a quanto riferito dalla ragazza, il padre l'avrebbe rinchiusa nella sua stanza da quattro o cinque giorni, senza cibo e con la sola acqua a disposizione, l’avrebbe anche ripetutamente picchiata negandole di andare in bagno senza essere da lui scortata.

Attualmente la giovane, che ai carabinieri ha spiegato di avere temuto seriamente per la propria vita, si trova ricoverata all'ospedale di Verbania.

Altri due figli minorenni dell'uomo, presenti in casa al momento del blitz dei carabinieri, sono stati affidati ai servizi sociali. 

(Unioneonline/v.l.)

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