Omicidio volontario oppure eccesso colposo in legittima difesa.

Sono le due ipotesi d'accusa nei confronti della 17enne di Bari, arrestata per l'omicidio del pregiudicato di 45 anni Giuseppe De Mattia che, giovedì sera, in una strada del rione Libertà del capoluogo pugliese, è stato accoltellato nel corso di una lite scoppiata per la divisione di un'eredità.

Il pm del Tribunale dei Minori, Rosario Plotino ha ascoltato la giovane, che si è autoaccusata del delitto, cercando anche di capire se la dinamica dei fatti può essere ritenuta coerente con la ricostruzione della madre, anch'ella presente all'alterco sfociato in omicidio.

Dall'autopsia, compiuta dal medico legale dell'Università di Bari Francesco Introna, è emerso che il 45enne è stato ucciso con una coltellata alla parte alta del torace. Dopo il ferimento De Mattia è stato portato con un'auto privata al Pronto soccorso e dopo circa un'ora è morto.

A sferrare il colpo mortale sarebbe stata la 17enne che - stando al suo racconto - è intervenuta per difendere la mamma dalla furia del 45enne che brandiva un coltello.

La ragazza, nel parapiglia, sarebbe stata anch'essa ferita dalla vittima, al sopracciglio.

Gli inquirenti stanno cercando di accertare se la giovane intendesse uccidere il 45enne oppure se l'omicidio sia stato commesso nel corso di un tentativo di difendersi.

(Unioneonline/l.f.)
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