La procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio per Marcello Dell'Utri e per la moglie Miranda Ratti in relazione alla mancata comunicazione delle variazioni patrimoniali, cosa cui Dell'Utri era tenuto per la legge Rognoni-La Torre come condannato con sentenza definitiva per concorso esterno in associazione di tipo mafioso nel 2014.

Le accuse, a vario titolo, sono di trasferimento fraudolento di valori e di mancata comunicazione delle variazioni le quali, nei saldi di un decennio, la Dda di Firenze ha stimato per un ammontare di 42.679.200 euro. Nel marzo 2024 la Dda aveva ottenuto il sequestro preventivo di 10,8 milioni di euro individuati nei flussi nei conti correnti di Dell'Utri e di sua moglie.

La Dda di Firenze ha individuato tali flussi di denaro come forme di sostentamento che Silvio Berlusconi aveva erogato all'amico Dell'Utri. Tra i flussi bancari indagati dalla Dda emersero 10 bonifici da 90.000 euro disposti in tempi recenti da Silvio Berlusconi a favore di Dell'Utri come “donazione di modico valore”, più uno da 20.000 euro come rimborso, tra il 19 maggio 2021 e il 22 maggio 2023. Agli accertamenti risultano anche prestiti infruttiferi, a scadenza di 6 anni e senza rateizzazione, erogati in più volte per un totale di 10,5 milioni da Berlusconi a Miranda Ratti dal 2016 al 2020.

Per le accuse, tali movimentazioni di denaro da Berlusconi verso i conti di Miranda Ratti dopo l'aprile 2018 - il gip Antonella Zatini ne rileva per 8.250.000 euro totali sui 10.840.000 euro totali sequestrati - erano in realtà a favore di Marcello Dell'Utri, ma lui non avrebbe comunicato niente alle autorità. Anche su queste accuse si basa la richiesta di rinvio a giudizio che la procura fiorentina ha fatto negli ultimi tempi. 

(Unioneonline)

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