C'è finalmente un responsabile per la morte di Pietro Beggi, noto chef del ristorante Ciabot del Grignolin di Calliano, nell'Astigiano, avvenuta nel 2000.

La Corte d'Assise d'Appello di Torino ha riformato il proscioglimento di Giampaolo Nuara, deciso in primo grado con rito abbreviato, condannando l'imputato a 14 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale. A renderlo noto l'avvocato Maurizio La Matina, difensore dell'imputato.

Era la notte tra il 2 e il 3 gennaio 2000 quando lo chef venne trovato agonizzante nella cantina del ristorante, colpito alla testa in un tentativo di rapina. Morì poche ore dopo in ospedale. 

Nuara era stato accusato di far parte della banda che lo assalì e torturò perché rivelasse il nascondiglio dell'incasso, oltre 30 milioni di lire. A distanza di 19 anni tracce di dna dell'imputato erano state trovate su una calza che i rapinatori indossarono per nascondere il loro volto, nel corso di un'altra indagine, su un furto avvenuto a Pavia.

Oggi quindi la sentenza e la svolta sul cold case. 

(Unioneonline/D)

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